Forti della nostra esperienza con acquari di acqua dolce ci siamo un bel giorno decisi: avviamo un acquario marino. E qui sono iniziati i problemi!
Poche informazioni riguardo l’avvio e il mantenimento di un acquario marino sono reperibili in internet, un velo di mistero copre i saggi saperi marini.
“Se non hai anni, secoli, millenni di esperienza con l’acqua dolce non riuscirai mai ad avere successo con l’acquario marino”…”Se non hai una vasca di almeno 500litri lascia perdere”…”Se proprio ci tieni ad andare incontro alla sconfitta almeno dotati di test del calcio, test del magnesio, reattore di calcio, rifrattometro (ottico ma meglio digitale), densimetro (professionale turbidimetrico o nefelometrico va bene uguale tanto andrà tutto in “mona”)…
Animati da questi e altri preziosi suggerimenti nulla ci scoraggiò e iniziammo la nostra avventura.
Nella nostra guida vi spiegheremo cosa abbiamo fatto noi….non pretendiamo di insegnare nulla a nessuno ma pensiamo che la nostra esperienza possa essere preziosa per chi voglia avvicinarsi a questo meraviglioso mondo.
Ricordate le vasche d’acqua dolce con i loro periodici cambi di tonnellate d’acqua onde evitare l’accumulo di sostanze tossiche, il filtro biologico con i cannolicchi, il filtro meccanico con spugne, carbone attivo e ghiaia, l’aeratore? bene….almeno in parte dimenticate tutto.
Una cosa che abbiamo imparato è che l’esperienza in acqua dolce non serve a nulla in acqua marina…questo perchè i due ambienti sono profondamente diversi. Per esempio il ciclo dell’azoto nell’acquario d’acqua dolce si ferma ai nitrati, nel marino il ciclo dell’azoto si completa con la produzione di azoto gassoso (ammoniaca –> nitriti –> nitrati –> azoto) grazie al materiale filtrante che nel marino è rappresentato dalle rocce vive (Clicca Qui!).