Mi ricordo ancora l’approccio all’acquisto del primo acquario, quando entrando in un negozio chiesi a mio marito “vuoi un acquario?” e lui mi rispose senza esitazione “si”…fu l’inizio del nostro viaggio in questo meraviglioso mondo.
Durante i primi due mesi poi…spesso…sempre più spesso…mi sono detta “ma chi me l’ha fatto fare?!” perchè l’inesperienza fa commettere molti errori ai neofiti, ma nulla è irrimediabile anzi…tutta esperienza che condivideremo con voi in questo sito per essere più preparati a un meditato acquisto o un acquisto allo sbaraglio (come lo è stato il nostro).
Il nostro primo pensiero, nato da luuunghe esperienze di vaschette di pesci rossi e da acquari dei nostri genitori che abbiamo visto quando ancora portavamo il pannolino, è stato “adesso prendiamo la vasca la riempiamo d’acqua ci mettiamo dentro i pesci e per stasera abbiamo il nostro bel acquario in casa fatto e finito”…ma non andò proprio così! ☺
Girando tra le scatole delle vasche e non capendoci assolutamente nulla decidemmo, con somma saggezza, di chiedere a una commessa che ci guardò come se fossimo due alieni sbarcati sulla terra e prendendoci per due sciocchi (i quali eravamo) iniziò la sua svogliatissima spiegazione di ciò che ci poteva servire.
Cito testualmente: << …eeeeeeh vi serve la vasca che ha gia il filtro e il materiale del filtro…poi ci dovete mettere l’AcquaSafe il SafeStart che sono qua…poi dovete tagliare l’acqua con quella di osmosi…e alla fine prendere l’arredamento>>.
Ci guardammo in faccia sperando che l’altro avesse capito qualcosa ma dalle nostre espressioni sveglie (con i punti di domanda al posto degli occhi come nei migliori cartoni animati giapponesi) abbiamo capito subito che A) non aveva voglia di spiegarci nulla, B) non sarebbe stata una passeggiata facilitata da lei, C) armati di santa pazienza la tempestammo di domande alle quali abbiamo ricevuto risposte mooolto più “scazzate” di quella che vi ho citato.
Ci orientammo su una vasca che a nostro avviso poteva soddisfare la nostra “voglia di acquario”, precisamente una aquatlantis da 60 litri con il termoriscaldatore e il filtro composto da biobox totalmente sostituibili man mano che passava il tempo, tutto compreso nella scatola.
Prendemmo 20 litri di acqua di osmosi, come ci suggerì la simpatica commessa, AcquaSafe e SafeStart della Tetra e 3 sacchi di ghiaino per il fondo a grana media.
Andammo a casa convinti che in capo a qualche giorno avremmo potuto inserire i primi ospiti (il picco dei nitriti, la maturazione del filtro…tutta roba sconosciuta alle nostre giovani menti).
NON RABBRIVIDITE, sappiamo esattamente che abbiamo scritto delle cose giuste ma vaghe e delle cose sbagliatissime da non fare assolutamente, ma questa è stata la fregatura del neofita alle prese con un negoziante senza passione per il suo lavoro. Proprio per questo vi racconteremo la nostra esperienza e quello che invece si bisogna fare in maniera più dettagliata possibile nelle varie sezioni del sito.